Solare Fotovoltaico/“..sì, ma quanto costa?”

Sì, ma quanto costa un Impianto Fotovoltaico?

..la domanda cui il Cliente aspetta sempre di sentirsi rispondere solo con un numero, il più piccolo possibile naturalmente!


Purtroppo il Cliente spesso da poca considerazione alla descrizione di cosa comprerebbe col suo denaro, cioè alle caratteristiche tecniche, le prestazioni, la qualità e non ultima la Sicurezza proprie dell'Impianto Fotovoltaico; queste informazioni fondamentali per valutare la bontà di un'offerta commerciale, sono spesso percepite come noiosi dettagli che confondono nella scelta del migliore preventivo ricevuto.

Anche un realistico piano di rientro economico dall'investimento proposto viene spesso valutato in modo superficiale.

Questo è purtroppo comprensibile, data la particolare tecnicità dell'argomento, la relativa complessità dei sistemi di incentivazione economica e di gestione operativa dell'impianto.

Inoltre i prezzi dei componenti degli impianti variano a seconda delle condizioni di mercato e delle evoluzioni normative e di legge: queste variazioni possono anche essere piuttosto veloci ed avere andamenti altalenanti, ed all'interno di un preventivo di spesa possono essere necessarie ulteriori spiegazioni riguardo alla validità temporale di certe offerte.

Tutto questo ovviamente se il Venditore sta cercando di offrire al Cliente tutti gli elementi necessari per una valutazione occulata e responsabile dell'acquisto; molto spesso tutte queste informazioni non sono semplicemente fornite dal Venditore ed il Cliente acquista l'Impianto Fotovoltaico quasi a scatola chiusa, confrontando solo il prezzo.


Quindi una seria offerta deve contenere tutta una serie di informazioni che possono variare nel tempo ed essere formulata in relazione alla situazione di installazione specifica.


Esporre in queste pagine tutte queste informazioni in modo semplice e comprensibile non è facile!

Nonostante ciò non possiamo certo eludere il tema e non elencare i costi di un Impianto Fotovoltaico, ma con caratteristiche di installazione tipiche per la zona costiera della Toscana del Nord e riferiti ad un certo momento temporale, Settembre 2013.

Nell'elenco che segue sono raccolte delle ragionevoli ipotesi di valutazione dei costi per l'installazione e la gestione di un Impianto Fotovoltaico, dei limiti temporali in cui vale l'analisi presentata ed un piano di rientro dai costi sostenuti.

Descrizione del sito installazione, dei consumi elettrici e dell'impianto

Descrizione dell'Impianto Fotovoltaico

Lo schema unifilare dell'impianto fotovoltaico è riportato in Figura 1.


Schema monofilare dell'impianto fotovoltaico analizzato
FIG. 1: Schema monofilare dell'Impianto fotovoltaico considerato, Pn=3.0kWp (cliccare l'immagine per ingrandire).

Costo dell'Impianto Fotovoltaico descritto

Sotto le ipotesi tipiche sopra elencate, il costo dell'impianto descritto è computato nella Tabella 1 in cui sono esplicitate nel dettaglio le singole voci; nel caso i componenti elencati non fossero disponibili se ne utilizzeranno di almeno equivalenti.


Descrizione Quantità €/unità
Moduli fotovoltaici “Aleo S18 250Wp” 12 219 2628
Struttura ancoraggio moduli fotovoltaici -- -- 870
Inverter “SMA -- SB 3000TLST-21” 1 1165 1165
Estensione Garanzia Inverter a 10 anni 1 215 215
BOS -- -- 754
Progettazione incluso contributo cassa previdenziale 4% (parcella separata) -- -- 300
Manodopera -- -- 1500
Consulenza pratiche Enel e GSE -- -- 500
Consumabili vari -- -- 75
Totale Imponibile 8007
Iva 10% 801
Totale a pagare 8808

Tab. 1: Preventivo di spesa per la realizzazione dell'impianto fotovoltaico esaminato.


Piano di rientro economico dall'investimento

Il denaro investito nell'acquisto dell'Impianto Fotovoltaico viene recuperato nel tempo in base agli incentivi ricevuti, ai risparmi sulle bollette elettriche, agli introiti dalla “vendita” dell'Energia elettrica non consumata in loco ed alle spese di manutenzione. Tutti questi valori sono calcolabili anno per anno e possono essere organizzati in una tabella che contiene il valore della “cassa” dopo l'esborso iniziale al trascorrere degli anni.

Chiameremo questa tabella “Piano di rientro dall'investimento”.

Nel calcolo del Piano di rientro compaiono anche altre variabili sui cui valori possono essere fatte ipotesi ragionevolmente conservative come nel seguito descritto:

Da quanto sopra risulta:


Anni EFV
(kWh)
SSP
(€)
RBEL
(€)
MANU
(€)
IRPEF
(€)
CASSA
(€)
0 -8808
1 3569 225 268 0 440 -7875
2 3537 227 273 0 440 -6934
3 3506 230 279 0 440 -5985
4 3476 232 285 100 440 -5128
5 3445 235 291 100 440 -4261
6 3415 238 297 100 440 -3386
7 3385 240 303 100 440 -2503
8 3356 243 310 100 440 -1610
9 3326 246 316 100 440 -708
10 3297 248 323 100 440 203
11 3269 251 329 100 0 684
12 3240 254 336 100 0 1174
13 3211 257 343 100 0 1674
14 3182 259 350 100 0 2184
15 3153 262 358 1000 0 1804
16 3125 265 365 100 0 2334
17 3096 268 373 100 0 2874
18 3069 271 380 100 0 3425
19 3041 274 388 100 0 3987
20 3013 277 396 100 0 4560
21 2986 280 405 100 0 5144
22 2959 283 413 100 0 5739
23 2933 286 421 100 0 6347
24 2906 289 430 100 0 6965
25 2880 292 439 100 0 7596

Anni: numero di anni dall'installazione dell'impianto fotovoltaico.
EFV: Energia elettrica “prodotta” annualmente dall'impianto fotovoltaico: cala nel tempo come precedentemente specificato.
SSP: Scambio Sul Posto, cioè i proventi derivanti dal rimborso del valore dell'Energia immessa in rete e consumata in un secondo tempo.
RBEL: Risparmio sulla Bolletta ELettrica, cioè diminuzione del costo della bolletta elettrica grazie alla riduzione della quantità di Energia prelevata dalla rete elettrica; aumenta all'aumentare della percentuale di autoconsumo.
MANU: Spese di MANUtenzione quantificate in un'ispezione dell'impianto, in particolare del campo fotovoltaico, ogni anno e in una sostituzione dell'inverter dopo 13 anni di vita.
IRPEF: Detrazione dalla IRPEF effettuabile annualmente per 10 anni.
CASSA: valore cumulativo di uscite ed entrate. Parte dall'anno “0” con l'uscita relativa al pagamento dell'impianto fotovoltaico, un valore negativo, per sommarsi anno dopo anno con gli introiti (IRPEF, SSP, RBEL) e verir ridotta dalle spese (MANU).

Tab. 2: Piano di rientro dall'investimento sostenuto per la realizzazione dell'impianto fotovoltaico.


Il tempo di rientro dall'investimento si ricava dalla riga della tabella in cui il valore della cassa torna a valere circa zero: nel caso presentato è pari a circa 9 anni e 9 mesi.

Notare che se la quota di autoconsumo dell'Energia “prodotta” dall'impianto fotovoltaico cresce si riduce il tempo di rientro dall'investimento, vedere Figura 4: questo perché l'Energia elettrica autoconsumata è da valorizzare con il prezzo unitario dell'Energia normalmente acquistata dalla rete di distribuzione, mentre quella scambiata con il suo valore sulla borsa elettrica che è decisamente inferiore, vedere ipotesi di calcolo del piano di rientro ai punti 3° e 4°.

Anche una maggior Producibilità dell'impianto fotovoltaico riduce il tempo di rientro, vedere Figura 5.

Grafico del tempo di rientro espresso in mesi in funzione della quota di autoconsumo
FIG. 4: Variazione del Tempo di Rientro dall'investimento (espresso in mesi) al variare della quota di Autoconsumo.

Grafico del tempo di rientro espresso in mesi in funzione della producibilità dell'impianto
FIG. 5: Variazione del Tempo di Rientro dall'investimento (espresso in mesi) al variare della Producibilità dell'impianto.

Nel caso l'installazione sia da eseguire su un tetto con orientazione migliore, esattamente verso Sud e non a 45° come qua considerato, la Producibilità migliora e con essa si riduce il tempo di rientro. Al contrario se il tetto fosse orientato verso Est o verso Ovest.

Molto importante notare che mentre sull'orientazione del tetto c'è normalmente poco da fare, riguardo l'autoconsumo sì: questo dipende dalle nostre abitudini e con un piccolo sforzo è possibile incrementarlo, ad esempio “spostando” il lavaggio del bucato, delle stoviglie, il riscaldamento elettrico dell'acqua sanitaria, la stiratura degli indumenti nelle ore diurne.

Queste operazioni in alcuni casi non si conciliano bene con le normali abitubini di vita di chi lavora e non è in casa nelle ore diurne, ma negli ultimi tempi lavatrici e lavastoviglie sono normalmente dotate di timer con cui impostare il loro momento di accensione e gli scalda-acqua elettrici possono essere spenti la sera ed avviati la mattina prima di uscire. La stiratura degli indumenti può essere eseguita nelle ore diurne del fine settimana.

Con questi semplici accorgimenti è possibile incrementare l'autoconsumo, di quanto dipende dal singolo caso, senza scomodare soluzioni di automazione domestica, anche se queste stanno comunque diffondendosi, hanno costi accessibili e migliorano comunque il comfort abitativo e l'efficienza energetica della casa.

Infine sempre con lo scopo di incrementare l'autoconsumo, si iniziano a diffondere sistemi intelligenti di accumulo dell'Energia prodotta dall'impianto fotovoltaico durante il giorno: questi sistemi consentono di gestire le utenze in automatico e di consumare la propria Energia nelle ore serali/notturne, ma, benché reclamizzati da molti grossisti ed installatori, al momento non possono ancora essere collegati alla rete di distribuzione elettrica a causa di carenze normative.

È comunque possibile utilizzare un sistema di accumulo dell'Energia prodotta dall'impianto fotovoltaico che durante le ore serali disconnetta l'impianto elettrico delle utenze dalla rete di distribuzione elettrica e le alimenti medianti gli accumulatori, in modo simile a quanto accade in un impianto elettrico alimentato anche da un UPS (Uninterruptible Power System cioè un gruppo di continuità).

Sequenza realizzativa

Infine ecco la sequenza temporale delle diverse fasi della realizzazione dell'Impianto Fotovoltaico:

  1. Accettazione preventivo;
  2. Verifica strutturale da parte di professionista abilitato (la copertura deve poter sostenere i moduli fotovoltaici);
  3. Richiesta autorizzazione installazione impianto al Comune competente;
  4. Ordinazione Materiali;
  5. Presentazione richiesta preventivo allacciamento impianto fotovoltaico presso Enel Distribuzione;
  6. Installazione impianto fotovoltaico;
  7. Connessione fisica impianto a rete Enel e stipula contratti lettura contatori;
  8. Stipula convenzione per lo “Scambio sul Posto” presso GSE;
  9. Richiesta detrazioni IRPEF contestualmente alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

..Vi è sembrato complicato? Lo è molto meno di quanto sembri, soprattutto perché facciamo tutto noi!

Contattateci per un incontro personale con cui chiarire ogni Vostro dubbio o curiosità e, se lo vorrete, valutare insieme l'offerta migliore per Voi!



[1] La superficie della copertura deve essere almeno pari a quella del campo fotovoltaico, ma in tal caso l'installazione deve essere considerata particolare e da valutare caso per caso.⇑Torna⇑


[2] Il Decreto Ministeriale del 5 Luglio 2012 non è più in vigore, ma contiene una serie di definizioni e classificazioni dei vari tipi di impianti fotovoltaici in relazione a come sono integrati nella struttura che li “ospita”; nel caso in questione per “impianto fotovoltaico realizzato su edificio” si intende un impianto fotovoltaico i cui moduli fotovoltaici sono ancorati parallelamente alla copertura all'interno della sagoma della falda.⇑Torna⇑


[3] Fonte: simulazione numerica eseguita su dati meteo UNI 10349 mediante il software ”PV-SYST 5.67“: il valore di producibilità simulato è calcolato senza considerare eventuali ostacoli ombreggianti prossimi e lontani specifici del sito di installazione.⇑Torna⇑


[4] Stima valida ad inizio vita dell'impianto; a seguire una diminuzione dello 0.87% /anno fino al 12° anno, poi dello 0.9%/anno fino al 25° anno.⇑Torna⇑


[5] Sono le condizioni di composizione delle voci di costo della bolletta elettrica stabilite dalla AEEG con cadenza trimestrale.⇑Torna⇑




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